Chi siamo

 Nulla è più umano dell'arte, e la poesia è il punto più sublime dell'arte. Per questo motivo nasce il blog VersiMigratori; dalla necessita di creare uno spazio per la poesia. Mira a mettere in connessione le due culture, araba a italiana, con la parola poetica. E diffondere la poesia: araba tradotta in italiano, e italiana tradotta in arabo.

VersiMigratori è un nome ispirato, in qualche modo, dai versi del poeta iracheno Fawzi Karim:

Leggerai i miei versi, 
e scoprirai che le parole volano, come uccelli,
graziose e sane.

 Sono, dunque, versi che si spostano: da una cultura a un'altra, da una lingua a un'altra, da un paese a un altro, da una bocca a un'altra. In questa epoca tutto si sposta, e nulla rimane dov'è. L'eco di una foglia autunnale che cade in un piccolo paesino, remoto e sperduto, può riecheggiare in tutto il mondo, e in tutta la terra. 

Perché, allora, la poesia non deve riecheggia dappertutto? Perché non deve volare, che è la più sana e graziosa di tutte le cose, e posarsi dappertutto? 

Ecco, dunque, la nostra intenzione e il nostro obbiettivo. E lo vogliamo fare presentando il testo poetico spoglio dalle vesti critiche: mettere faccia a faccia il lettore e il testo poetico. Far fruire la poesia al più vasto pubblico possibile. In tal modo lasciamo al lettore la possibilità di misurarsi con il testo, e cogliere il senso, la sensazione e la bellezza che la poesia costudisce.

Non è escluso che ci sia, in futuro, una sezione critica, a parte. Come non è nemmeno escluso che ci sia una sezione per la musica: che è poesia a modo suo.

VersiMigratori è un progetto in essere. E' uno spazio di tutti, poiché chiunque voglia partecipare è il benvenuto, e chiunque voglia pubblicare è il benvenuto. 

Non è una rivista, per tanto non si è tenuti a rispettare date e scadenze. Tuttavia, cerchiamo di mantenere una cadenza settimanale per le nuove pubblicazioni, sia in arabo sia in italiano, giusto per dare un ritmo. 

Dopotutto è un blog di poesia, quindi il minimo che si può fare è dare un ritmo.