A Motala sorge presto il sole / Tamma Hunaidy


Tammam Hunaidy



Giovane poeta e scrittore siriano. Ha studiato Scienza della Comunicazione presso l’Università di Damasco. Ha dovuto lasciare la sua terra nel 2012, a causa della guerra. Vive attualmente in Svezia. È nella redazione della rivista araba online “Eltra”.

Ha pubblicato due raccolte poetiche: “I tatuaggi della nebbia” e “Come se mi fossi salvato”. 

 

 

 

A Motala sorge presto il sole …

Fossi un turista

avrei fatto quello che di solito si fa:

apro gli occhi

faccio una doccia veloce

prendo il caffè

controllo documenti, passaporto, portafogli, 

macchina fotografica e occhiali da sole,

esco subito, vado a visitare il centro storico

e tutti i luoghi turistici.

Torno stanco la sera

cambio i miei vestiti ed esco, vado a ubriacarmi in un locale notturno

ballo fino allo sfinimento

poi torno a braccetto con una ragazza ubriaca, e facciamo sesso.

 

Questa è la tradizionale giornata di un turista

il turista che non ero

perché io sono qui

a Motala

laddove sorge presto il sole

apro gli occhi e li chiudo

solo per rompere il silenzio di quella solitudine

non perché la lettera ricevuta non era per me

e non perché non ricevo proprio lettere.

 La profonda solitudine

è perché mi siedo qui

davanti alla finestra

dalle quattro del mattino

bevo caffè e fumo

e non attendo una lettera da nessuno!

 

**********

 

Lo potresti fare anche tu

quando entri solo a casa

potresti essere grato per la terra che non termina nel quartiere precedente

grato al figlio dei vicini che non ti ha spezzato le gambe

quando ti aveva ostacolato, con violenza, in una partita qualsiasi

grato alla pianta che il tuo piede aveva calpestato per errore

ma non ti ha spruzzato negli occhi

il suo liquido che causa cecità

grato per la routine che ti aveva fatto aspettare

per farti attraversare in pace i confini

e grato necessariamente

per la tua mano che non era pesante

quando ti pugnalava il cuore

dopo ogni amore.

 

E tu pure

quando entri solo a casa

potresti essere grato per la vita

 

**********

 

I ventenni

dai caratteri simili, degli umori uguali, e lo stesso interesse per le questioni esistenziali

come faccio a dir loro che sono qui; a distanza di un decennio da loro,

mi siedo solo con un corpo pieno e occhi soliti a chiudersi

dai cui fori controllo gli angoli della nuova dimora

cerco una formica che viveva felice quando era disabitato

per dirle:

io sono come te, amica mia

sento delle gigantesche creature che camminano vicino a me

e fatico per uscire dalle loro ombre sulla terra

e come te

non presto attenzione

al perfetto rumore

che il mondo produce.


(Traduzione di Gassid Mohammed)

Testi pubblicati, precedentemente, su Versante Ripido


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