Yaseen Ghaleb
io ero lì e non ero lì,
e tu eri lì e non eri lì,
in giardino dormivo sotto un albero,
carezzato dai passanti e dal vento.
Ora non sono io a far cadere lo chiffon dai
tuoi lombi
ma sono i commando a farlo.
Sono venuti a prendermi.
Mentre tu, il vento ed io condividevamo il
corpo, i ricordi e la saliva.
I commando portavano ordini e giubbotti
antiproiettile
e ricordi di madri gentili
che lavoravano a maglia nel calore del sole
di mezzogiorno in campagna.
Certe facevano le prostitute
per il costo della vita, ma Dio sarà
clemente al riguardo.
Con perizia ti misero le dita in bocca
cercavano me, un segno sulla bussola
per raggiungermi.
Ma tu deludesti tutti e scivolasti nello
chiffon per dormire
senza interesse alcuno.
E quando ti svegliasti, penzolavi per aria
la tua testa in un secchio di schiumoso
piscio di maschio
e le tue gambe in alto come un sacrificio
al banchetto.
Di nuovo non rispondesti
te ne andasti senza interesse alcuno.
Ti affrettasti col vento che condivideva
con noi il letto.
neppure me lo dicesti!
Ma non te lo dissi?
i commando avevano madri gentili che
lavoravano a maglia
nel calore del sole di mezzogiorno in
campagna
e altre, quando invecchiarono, diventarono
grandi prostitute nella meravigliosa Dubai.
Traduzione di Leonardo Fedi
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Grazie mille