Non ho tempo per denudarmi in vostra presenza / Ali Thereb

 

Ali Thereb





Poeta iracheno, nato nel 1988 a Babilonia. Ha fondato, insieme ad altri poeti, il gruppo “la milizia della cultura” in Iraq, per contrastare la violenza quotidiana.
Ha pubblicato due raccolte poetiche: “Un vuoto di un biancore candido” (Akad 2015) e “Ricorderò d'essere un cane e morderò il mondo” (Dar Makhtutat 2016). Alcuni dei suoi testi sono apparsi in riviste e quotidiani arabi ed europei. Ha pubblicato, insieme ai membri di “Milizia della cultura” un’antologia (Makhtutat 2015).

 

 

       

La mia gamba esausta, con cui do calci al sedere di mia sorella, mi avvicino alle cose e mi allontano. La mia gamba esausta, con cui mi fondo, e ricordiamo i fili del caso che ci avevano legati, entriamo insieme nei bar, nei ristoranti e nei bagni. Vado con lei a trovare gli amici, e mi riporta solo, è presente quando faccio pipì dietro gli steccati, corriamo per le strade a inseguire Dio, la stendo negli autobus per molestare le gambe delle donne, la scuoto molto e quando mi stanco la crocefiggo sul muro. Sta con me tutto il tempo, questa gamba, mi abbandona soltanto nelle poche ore notturne in cui dormo, per restare come l’unico capello bianco nel buio della stanza.


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L’uomo che è in me
ha il braccio rotto
i denti ingialliti
lo sputo sui corpi dei passanti
quando mi porta sulle sue spalle


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Non ho tempo per denudarmi in vostra presenza
non ho tempo per calcolare il tempo che passa
sullo spazzolino
non ho metodo per spiegarvi
come tarda il mio stomaco a cacciar fuori i rifiuti
non so come spiegare
che sono l’unico gobbo, vuoto e bastardo che la città rimanda
non vi è occasione per bruciare uno di voi
nell’angolo della mia stanza


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Ai bambini dipinti sul muro della scuola nel nostro quartiere
stringo la mano ogni giorno
perché sono gli unici che non hanno le mani macchiate di sangue


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Mentre camminavamo nel corteo funebre
Dietro la bara portata dagli uomini
nessuno pensava alla testa mancante
tutti si chiedevano se il cadavere
era lungo o corto?
grasso o magro?
E noi ridevamo di quelli che sembravano piedi
Dell’insetto che portavano.


Traduzione di Gassid Mohammed

Pubblicato precedentemente su Versante Ripido

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