dall’ombra dipingo una voce/ Wafai Laila

 Wafai Laila




Poeta siriano, nato a Damasco nel 1964. Ha studiato filosofia all’università di Damasco e dal 1997 al 2009 ha pubblicato cinque raccolte di poesia nella sua città natale e a Beirut. Ha lavorato come giornalista in Bahrain partecipando a diverse manifestazioni culturali. Ha letto le sue poesie a Beirut, Istanbul, In Kuwait, Tunisia ed Egitto. Attualmente risiede in Svezia.





Crimine

Nel rapporto fu scritto

che stava piangendo solo

che fu visto spezzato come un palo di luce sulla tangenziale

e vuoto

come una panchina davanti al mare

o come una scritta

cancellata dalla pioggia

e si disse

che aveva lasciato poesie e dipinto bugie

che alcuni credettero in lui e lo seguirono

e si disse che non aveva fatto male a nessuno

e non aveva violato le leggi

e procedette come deve essere la retta via

ma suscitava sospetti

per la sua esagerata sottomissione

stimolava dubbi

e si disse che fu trovato assassinato con tre proiettili

uno in testa

due nel cuore

ma nessuno scoprì l’assassino

e nessuno lo riconobbe, nemmeno i parenti

gli investigatori rimasero perplessi per il movente

e spesso …


In un posto ignoto fu seppellito. 


 *****


Dal testo "un’altra volta"


Sono Wafai Laila che tutto ha perso

il nome,

la dignità,

la forma del viso,

i lineamenti

tutta questa ignominia che mi trafigge la trascino dietro

quell’essere che ho abituato ad essere indossato da altri

mi guida chi vuole, e dove desidera

e mi usa chi è di me più potente

contro di me!

Salgo la tribuna per applaudire,

vado al festival per acclamare.

 

Sono Wafai Laila

che nessun segno di riconoscimento ha,

né peso

né valore

nessuna importanza alla  sua presenza inosservata.


A nome mio aprono i discorsi

d’improvviso mi cercano

quando non sentono le mie acclamazioni

a nome mio liberano le terre

a nome mio fanno le guerre

e fanno gli accordi

e manovrano

per restare io l’imbrogliato

a nome mio aprono le strade e le città

e alzano le bandiere

mentre io rimango nell’oscurità della loro indifferenza

un soldato appeso alla croce

nessuno raccoglie o riconosce le sue membra

o sa chi è

costretto rispondo ai loro inni

costretto vengo portato sulle spalle delle acclamazioni.


*****


Solo


Solo

dall’ombra dipingo una voce

dal vuoto un luogo

converso con le cose come fossero uomini

invento visi e ruoli

vittorie e sconfitte

delirante attraverso strade parlando a voce alta

inciampo in altri da me immaginati, sempre finiscono nell'amara realtà,

dipingo a chiunque con parli una famiglia di cotone e bambole

cuscini di divertimento lanciati sulle sedie delle risate

sostengo d’essere un altro

mi vendico con chi mi schiaffeggia raccontando agli altri una storia totalmente diversa

la mia memoria ripete il nastro per intero dopo un montaggio sanguinante che finisce con il mio avversario a terra

solo

mi aggrappo ai piedi dei passanti

nessun padre a cui chiedere aiuto

e nemmeno una madre da abbracciare.

 

 *****


Freddo 


Triste come un salice tremante

triste come una spiaggia buia

triste come una voce che si spezza in lontananza

triste come una vedova

come una patria su cui si sono avventate le sue ingannevoli minoranze

triste … ed è pesante questa esistenza

ci fosse un cappotto per occultarmi

ci fosse un inverno in cui celarmi!

 

 

Traduzione di Gassid Mohammed

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