Tuttora candele son le mie dita / Mubeen Kishany


                                              Mubeen Kishany

 




Giovane poeta iracheno, nato nel 1998, a Nu'manya , la città che colse le spoglie del grande poeta arabo Al Mutanabby. Laureato in ingegneria, eppure coltiva il suo amore per la poesia e il cinema. I suoi articoli di critica poetica e cinematografica sono pubblicati su varie riviste arabe. Ha pubblicato la sua prima raccolta "Rapito dalla mano quiete" nel 2021, dopo aver vinto il premio "al Rafidain per il primo libro", per la sezione della poesia.



Resurrezione



All'anima, quando depone il corpo,

la scusa di un cieco,

mentre al corpo vuoto … oscurità.

 

Tanto geniale è il tuo svanire

da lasciare luminose tracce,

affinché le farfalle inseguono la tua assenza

e giardini divengono i tuoi luoghi abbandonati,

ecco, nelle mie spoglie, il segreto della luce.

 

E nonostante spirato

tuttora candele son le mie dita

rifugio per uccelli è la mia fronte,

e per viva coscienza si chiudono gli occhi

mentre la bocca è usignolo spento, storia di canti.

È buona morte quella fine.

 

Questa è la storia del corpo che hai lasciato,

e di te vi è rimasto il pensiero.

 

 Testo tratto dalla raccolta "Rapito dalla mano quiete"


(Traduzione di Gassid Mohammed)

Commenti

  1. Che bella poesia, bella la traduzione anhce, sono curiosa di leggerla in arabo

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    1. Grazie mille, gentilissima. Se vuole leggere la versione araba, mi scriva via mail

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Grazie mille